Il ciclo di produzione del porfido è costituito da tre fasi ben distinte: il distacco della roccia dalla parete compatta (abbattimento), selezione e trasporto, lavorazione finale. Come tutto ciò che proviene dalla natura, così anche la roccia porfirica raggiunge il massimo livello di qualità se si estrae con tecniche appropriate tese a valorizzare i suoi aspetti più specifici come la superficie piana e leggermente ruvida “piano naturale”, le qualità fisiche-meccaniche esenti da rotture o fratture e le colorazioni con grande gamma cromatica. Tutta l’esperienza e le moderne tecnologie vengono impiegate nelle nostre cave per ottenere un porfido con standard qualitativi eccellenti.

L’estrazione del porfido avviene a cielo aperto in lotti di escavazione disposti su gradoni di altezza variabile tra i 10 ed i 30 metri.
Il porfido, abbattuto con il metodo delle mine
“piane”, viene separato con le pale meccaniche dagli scarti mentre il materiale lavorabile viene avviato verso i piazzali dove sarà sottoposto ad una cernita più accurata.
I blocchi più grandi invece, vengono squassati con i martelli pneumatici e trasformati in dimensioni lavorabili.
L’operazione viene eseguita con l’ausilio di mazzette e cunei seguendo le fessurazioni della pietra, si ottengono
così delle lastre di dimensioni e spessori variabili.
Si passa poi alla selezione delle lastre in base alla qualità, agli spessori ed alla pezzatura.
Il materiale così suddiviso viene portato negli spazi destinati alle lavorazioni finali effettuate con macchine sofisticate che consentono la produzione di tipologie di porfido finito diversificato, così da consentire un’offerta con una ricca gamma.